LE NUVOLE Bollettino di informazione e diffusione Culturale Responsabile Maria Pia De Martino - Dir. Editoriale Angelo Cocozza Sede Via Cirillo,74 80139 napoli E-Mail LENUVOLE2000@Hotmail.Com                         www.nuvoleparole.it

 

 

Maggio   Giugno 2009

Anno 9°  Numero 3

 

“L’uva frAgola”

 

 

L’ultimo lavoro letterario di Renata Candido

ascoltae voci del profondo che come soffio lieve e leggeroaffiorano dalle trincee della vita

e si affollano alla penna.


 

Quando ho scritto questo romanzo ho agito su due piani paralleli, quello della vita attuale, visto dalla nascita in poi e quello onirico e della visione delle vite precedenti. Quest’ultimo piano viene reso in corsivo. Avrei voluto e forse dovuto parlare di più di alcuni episodi e di alcune figure significative per la mia storia al punto da avermi segnato per sempre, invece le sorvolo e quasi le ignoro. Perché? Credo sia dovuto ad una sorta di pudore e di rispetto ma anche ad un percorso di maturazione che si è dipanato negli anni, grazie al quale, anche essendo riconoscente a queste persone e a questi accadimenti, non li considero più elementi chiave e determinanti della mia esistenza. E’ anche subentrato il fattore Tempo cha ha avvolto tutto nell’oblio degli anni. Per cui l’aver sorvolato su questi fatti non va considerato una lacuna bensì una scelta di campo. Credo che bene o male ne sia venuto fuori uno spaccato di vita che sebbene doloroso, o proprio per questo, ha suscitato e posto degli interrogativi prima a me che al lettore. E’ ciò è sempre un positivo elemento di crescita e di ripensamento. Scrivere questo romanzo mi ha offerto lo spunto e la necessità di scriverne ancora, per chiarire e approfondire. Ad esempio credo e spero di scrivere un romanzo sullo spazio interiore della mia anima e su quanto sottende la formazione della mia femminilità, non disgiunta dalla parte maschile ma troppe volte, per gli avvenimenti, mortificata e spesso messa da parte. Scriverò per riappropriarmene e per essere finalmente me stessa: ciò che avevo progettato e per cui ero venuta al mondo. Il voler a tutti i costi nascere e nascere femmina, di cui ho narrato ne “L’uva fragola”, sarà approfondito nel prossimo scritto nel quale e grazie al quale ritroverò la mia parte femminile così maltrattata e messa in disparte, da me e dalla vita. Per necessità e difesa. Adesso che si è usciti dalle trincee si può concepire un tale progetto di vita e un tale cambiamento. Siamo angeli caduti che come l’albatros abbiamo perso l’uso delle belle e grandi ali, venendo così scherniti e derisi. Ma la stessa enorme sofferenza di tutta una vita non può permettere di chiudere il capitolo di questa esistenza senza che ci sia una svolta e quasi una risposta a tanto cercare. Voglio che mi si consideri e mi si apprezzi come donna e non solo come un “compagno di viaggio”, un “buon collega”, una “buona amica” ecc. la femminilità è un dono ma spesso è una conquista. E’ un percorso iniziatico e maieutico che vale la pena di percorrere fino alla meta, per ricongiungermi a quella che fui e che spero sarò. Lo scrivere mi sia propizio e mi aiuti come sempre, con i suoi suggerimenti, a condurmi per mano e a dettarmi l’ordito narrativo. R. Candido

RAGAZZI DI PALESTINA

 

La barbarie cala sul mondo

                   spegnendo

            ogni filo di pietà.

La barbarie scorrazza

                     da una terra all’altra

            abbattendo anche il più caparbio

                             cenno di vita.

Ragazzi di Palestina

                    le vostre fionde

                         le vostre pietre

                    vengono proprio giuste.

Il cuore umano ora è imprigionato

                    tra atroci marmi

il sangue è amalgamato

                    muto

                  in un turpe vento.

Ragazzi, ragazzi cari

le vostre braccia alzate, il lancio

                           dei vostri sassi

                    sono semi ineguagliabili

                               piantati

                    sulle pianure, sulle alture

                            aride antiche

                        del violento

                       e dello sfruttatore.

Non smettete per carità,

ragazzi ragazzi di palestina

lanciate, lanciate.

              Le vostre forti grida

                        senza ombre

              le vostre pietre taglienti

         in faccia allo sterminatore

sono l’unico profondo amore

che si sente ancora su questa terra.

Ferruccio Brugnaro

 

MENTRE ALBEGGIA

 

Mentre uomini lucidi si affannano

dietro titoli in borsa che già crollano,

una vela va al largo, al primo sole

e getta la sua rete il pescatore,

col suo volto solcato di fatica,

irrorato di luce primordiale.

 

Nei suoi solchi si legge la preghiera

che santifica il giorno del lavoro.

Filippo Solito Margani

 

 

ASSEMBLEA CONDOMINIALE

(II Convocazione)

 

Assise d’ansanti concittadini:

               La colpa è delle pareti inumidite

Trasudanti saliva e udite

              Udite invidia giù dagli scalini …

 

Ah consesso di millesimi e finestre:

            Ordinate parole ipocrite

Dal portiere s’accende la lite

            Poi si vota: su alzate le destre!

 

C’è brusio di occhi e corridoi

           Che ancora non si spegne e corre

Corre fino al solaio della Torre:

           Babele di mugugni e nodi scorsoi …

 

Alla prossima riunione si rinvia

           Il verbale e le precisazioni

Le dovute solidali conclusioni

          D’una convivenza civile alla Via

 

Principale numero quindici …

         Assemblea d’intenti civici

Resti il con-dominio dei cuori semplici!

 

Rosario Albano

 

POETA

 

Offri colori

mescendovi un ignoto

liquido sole

rosso in un creato

di meraviglie

da un gorgo ignoto

                                che si dà in faville.

Tutto si svela

e poi rifà quesito.

 

Il poeta

è uno strano incantatore.

Gocce di fuoco al cuor schizzate foggia

e le martella in iridi gemmate

rapendo a sé stupiti ammiratori

 

e gioca a dadi con i suoi dolori.

Giuseppe Limone

 

Il 19 maggio 2009 ore 18.00

 

Recital Poetico

“Il Nudo Colore della Parola”

 

a cura dell’

 Associazione Culturale “Le Nuvole”

 

nell’ambito della Collettiva di Pittura

“Percorsi Cromatici”

c/o

La Galleria Raffaele Fiorentino

sita nello storico Lanificio dell’Insula

di Santa Caterina a Formiello

P.zza E. De Nicola, 46 – Napoli

 

 

Il 19 maggio 2009 presso la galleria d’arte “Raffaele Fiorentino”, l’Associazione Culturale Le Nuvole di Napoli, nell’ambito della collettiva d’arte contemporanea “Percorsi Cromatici”, ha incontrato il pubblico proponendo un’originale performance artistica in cui la poesia ha ancora una volta sorpreso una magnifica pittura, esaltandone linguaggi e nascoste percezioni. Le opere in esposizione, tutte di giovani artisti napoletani sono state “lette” dalle voci di Maria Pia De Martino, Angelo Cocozza e Annarosa Abagnale, i quali attrvaerso le poetiche di grandi autori (da Borges a Pound, da Bukowski a Morante fino a Cristina Campo) e anche proprie opere, hanno dato vita all’ originale recital poetico “Il Nudo Colore della Parola” entusiasmando e commovendo i numerosi presenti.

 

 

 

 

La  nebbia

salendo  dal  mare,

avvolgeva  gli  alberi

che  guardavano  le  stelle,

attonite

dinanzi  al  clamore

del  mondo  invecchiato.

Occhi  stanchi

vegliavano  ancora:

lacrime  d’Argento

caddero  tra  i  frantumi

del  sogno  di  una  bimba.

Maria Pia De Martino

            

 

 

 

La  Follia  ha  infine  eretto

le  sue  cattedrali  di  Silenzio.

Displasia  di  un  progetto  d’Amore

che  ha  dato  l’ inconfutabile  esito.

Dove  cercheremo  riparo,

ora  che  la  steppa  dei  sentimenti

si  è  svelata,

brulla  e  feroce  nella  sua  vastità....

Forse  nelle  parole,

dove  dimenticammo  di  frugare

all’alba  dell’Umanità.

 Maria Pia De Martino

 

SE NON SAI COS’E’ ALLORA E’ JAZZ

 

Se mi imbarco per suonare
è solo per calcolare le stelle del mattino
e non ditemi quant'è la paga
ditemi solo fin dove si spinge la notte
che devo danzare con Novecento
sulle ali di un pianoforte

 

Scrivetemi quante note ci sono
nell'estasi del nuovo Mondo
fra gli attoniti emigranti,
quanti viaggi fa il mare
quante grida d’entusiasmo
verso la dissoluta libertà

 

Novecento mi raccomando solo note normali

 

Il desiderio di suonare è come il Seme
che lotta nell’Oceano,

è un viaggio che anche il più povero può fare

nelle luride caldaie di un bastimento,

come T. D. Lemon Novecento

che da invisibile musicista suona in terza classe

 

C’è una tromba per mille melodie

e un pianoforte con 88 tasti

la scala, musicale o reale che sia

non ti consente di vedere dove inizia

continua e finisce quella

che tutti chiamano Musica libera

 

Novecento ti supplico solo note normali

 

Se inventi il jazz o lo suoni

non ha importanza chi puoi sfidare,

Rolly Morton ne ha abbastanza

di whiskey, musica, fumo e traversate,

è sempre una sconfitta di storie sofferte

quella che l'Afflizione aggira nella Sconfinatezza

 

L’ultima cosa che vedi è l’esplosione all’orizzonte

di una vita trascorsa a suonare

e quando il Mare non dà risposta

è prova che non c'è Mare, o non piuttosto

la maturità del Fato si consuma allo stesso modo
in anni, secoli o in una sola notte di jazz.

 Angelo Cocozza

  

 

AUTUNNO

 

In quest’etere silenzioso

rimembrano le membra

l’odore del tuo sangue

calpestando ogni foglia d’autunno che cade

maturando pensieri colmi di senso.

 

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LUCE

 

E la luce mancando

impone paura allo spirito più audace

e saluta l’alba

mostrando figure senza forme

colori senza contorni.

Luce chi sei?

Luce che vuoi?

 

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SINAPSI

 

Incontrai il viso di sora follia

e scappai più in fretta possibile

via tra i campi in fiore,

prati verde matto.

I suoi occhi spalancati

Pietrificarono le mie membra

Immobile, soffocando

Caddi sulla terra arsa

Come la pioggia che batte

Sui tetti ingialliti dal tempo.

Annarosa  Abagnale

FUTURISMO

 

Quando quell’inno s’udì mille

lance spezzarono l’aria del tempo

e della storia:

un altro aroma ci condusse a vita

avanti a sé …

Futurismo, atto di gloria e mondo,

non sarai mai per noi lontano, vicino

è il sogno di tutti i sogni: Futuro vero,

                                         Futuro nostro.

E ti sei perso nei meandri del passato

camminando in venute ombre smarrendo

clessidre e momenti di sentieri chiusi.

Futurismo, sei tra noi come il seme

della luce riportate a galla dall’umiltà

di un’acqua: il perenne amore che ovunque arriva.

Giuseppe  Pietroni

 

ONIRICO E’ IL PENSIERO

DELLA NOTTE

 

Rubo l'anima alle stelle

soffrendo la mia privazione

mento alla mia verità

vendo la mia voce al mare

che in silenzio lamenta i suoi dolori

in lacrime si sciolgono le nuvole

sentieri di sabbia

feriscono voci di bimbi

ma lento il mattino

risveglia i tuoi fianchi fioriti

mentre il passero volge il suo volo

sorridono i tuoi occhi.

Invadono le mie mani.

 

Maria Pia De Martino e Annarosa Abagnale

 

STA ZITTA LA PAROLA

 

Sta zitta la parola.

La scuoto come posso ma non dice

mi appiccica il libeccio del silenzio

lo lavo verso verso

fino alla radice

come il fosso che spera nella foglia

per fare la figura del gran fiume.

Ci vuole il sortilegio

il mio vestito a picco

in quanto panorama senza agosto

 

tra canne e arbusti

vividi di sonno

si inzuppa della spina di un ragazzo

e scorre.

La mia vena.

Dentro il pozzo.

Rosalba De Filippis

 

 

UNO STORMO D’UCCELLI BIANCHI

(In morte di Luigi Pumpo)

 

Perché la festa dei peschi

t’inondasse gli occhi

hai atteso primavera

per andartene.

 

Preghiera mai ferma

ha addolcito le tue labbra.

Ed ora il tuo ricordo

si fa nido nella mia mente.

Le parole che vi nascono

scendono con il sangue,

danno tremore alla biro

tra le dita.

 

Penso a te che viaggi

affiancato a uno stormo

d’uccelli bianchi

che si dirigono

fuori dal tempo,

vestono di piume

la tua anima.

Gianni  Rescigno

 

EPITAFFIO

 

Disse sornione: - Forse

tu non sei passionale! –

Fingendo d’ignorare

il cratere di lava

che aveva spalancato.

Si accomiatò, lasciando che bollisse

quella devastazione.

 

Ora non sa

del nuovo cuore ignifugo

sopravvissuto al magma irridente.

 

Flora  Lalli

APPELLO AI POETI

Dal nostro inviato Giuseppe Pietroni alla BIENNALE DI VENEZIA 2009

 

Sono un poeta e critico d’arte veneto, molti sono i miei successi e collaborazioni a prestigiose riviste nazionali ed estere.

Credo al divenire dell’arte sino ad assumere una presenza ed un ruolo fondamentali per un “Rinascimento umano-etico e spirituale”. Credo all’interdisciplinarietà fra tutte le espressioni artistiche poiché esse debbano esistere come un’anima sola al servizio dell’umanità e della vita universale.

Credo all’arte che abbraccia ogni aspetto del mondo quotidiano ed ideale, con artisti operanti ogni giorno e in ogni ambiente per far nascere un “Corpus sociale diverso in un’anima mundi di se stessa immagine”. Credo che artisti, anche poeti, poiché dalla poesia tutto nasce, possano considerarsi “lavoratori in una vigna d’oro”.

Credo che portare la poesia alla Biennale e allargare l’orizzonte delle arti in essa, sia un grande “evento-simbolo” in grado di fornire un messaggio globale e un segnale di partenza.…

Credo ad un vero “neo-futurismo” delle Arti e della Cultura sociale, 100 anni dopo la prima enunciazione e in un’attuale e cruciale fase storica.

Ho lanciato inviti ed appelli a numerose personalità, proposte per “formulazioni di legge” al governo e ai vari parlamenti, compreso quello europeo.… e leggi ci vorrebbero con l’aiuto di tutti.

Dimostrazioni in tutte le città e varie edizioni della biennale con stima di operatori e pubblico.

Credo che anche attraverso i mezzi più moderni possiamo chiedere a tutti un pensiero, un desiderio, una firma testimoniante la bellezza e la forza di questa “frontiera di civiltà nella storia”.

Credo che sarebbe straordinario che tutto ciò  partisse dall’Italia “culla dell’arte”.

Grazie per il vostro aiuto perché la Regione Veneto potrebbe promuovere un favorevole corso ed io stesso avrei molta più forza.

Giuseppe Pietroni (Milano 1955), poeta, scrittore, saggista, critico d'arte ed operatore culturale, vive a Ficarolo. Opera per la professionalità dell'artista. Ha steso e presentato a Rovigo nel 1995 il "Manifesto della Poesia Sociale" al seguito di una storica mostra record di ben 77 poesia dal tema: "Sul filo dell'infinito". A Rovigo ha organizzato, in anteprima nazionale, la mostra di poesia cosmica "Il Cosmo: la via del tempo" e manifestazioni d'avanguardia a Ferrara, a Venezia e nel Polesine per il progresso dell'arte, ricevendo l'encomio del presidente della repubblica O.L. Scalfaro; in occasione della Biennale di Venezia del 2005 ha fatto l’“uomo sandwich”. Ha pubblicato diverse opere poetiche: Canti del silenzio (1977), Memorie e orizzonti (1992), Il mondo dentro lo sport (1996), Il Cosmo: la via del tempo (1999), Sole rossoblù (2000, poesie per il rugby), Viviamo col Po (2000), Il mondo dentro i motori (2001, per l'autodromo di Adria), La ‘clessidra’ di Ippocrate (2002, poesia e fotografia per la sanità), Solo rossonero (2003, per i 100 anni del “Milan Club”). Membro honoris causa a vita dal 1997 del "Cdap-Upce" di Sutri. Nel 2003 ha ricevuto in Campidoglio i “Lauri di Roma”. È stato inserito nella preselezione per il Nobel della letteratura 2005. Ha elaborato un progetto sulla "professionalità dell'artista" che è attualmente in discussione a livello parlamentare. Intorno alla sua produzione letteraria hanno scritto: A. Crecchia «Le sue grandi mostre e raccolte edite sono pietre miliari verso una nuova era per un'arte potente e unita che egli per primo disegna dall'alto di una illimitata creatività.»; R. Masone Beltrame «Credo che nessuno abbia avuto della poesia pensieri così arditi.»; G. Paraschiva «È il poeta che ha definito la vera poesia sociale.». Presente in siti internet.

Chiunque volesse sottoscrivere le iniziative del Maestro Pietroni alla Biennale di Venezia nel settembre 2009  o desidera ricevere informazioni in merito può richiedere scheda di adesione inviando una e-mail con oggetto “Adesione Pietroni” al seguente indirizzo: lenuvole2000@hotmail.com . L’Associazione Le Nuvole di Napoli rinnova stima e collaborazione al Maestro Giuseppe

La dritta

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